Su Twitter ha un nutrito seguito grazie alle nozioni tecniche che dona gratuitamente alla community. Sul suo sito personale si legge che è laureato in Economia & Management alla LUISS con successiva specializzazione in Blockchain Management con il massimo della valutazione presso Ateneo Impresa. Adesso lavora come consulente, oltre a portare avanti l’opera di divulgazione su Twitter, Instagram, Youtube e Twitch.
Di chi stiamo parlando? Di Luigi “HandyCrypto” Travaglini.
Ciao Luigi. Vorrei cominciare questa intervista chiedendoti come è nata la tua passione per il mondo delle Crypto che ti ha addirittura portato a specializzarti in Blockchain Management dopo la laurea in Economia. Essendo questo un ambiente di nicchia, sono curioso di conoscere il tuo background di base e sapere cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso scolastico così inconsueto?
Per quanto riguarda la prima domanda, la passione per il mondo crypto e blockchain è stato mosso da tantissima curiosità e, ovviamente, da un backgound tech-addicted. Ho sempre posseduto un computer grazie alla passione di mio padre per la tecnologia. Sono entrato in questo mondo soprattutto per merito del gaming, poi, come spesso accade, le cose si incrociano. Il mondo crypto l’ho conosciuto in un modo un pò particolare, cioè grazie a dei siti di scam che si facevano pagare in cryptovaluta. Da lì è nata la curiosità di sapere perché quelle piattaforme utilizzavano quei metodi di pagamento e ho iniziato ad approfondire l’argomento. Il passo successivo è stato iniziare a fare mining su Ethereum e altre crypto. Paradossalmente ho approfondito di più il mondo del mining che la mera tecnologia. Questa passione mi ha portato a svoltare un percorso di studi che non mi soddisfaceva pienamente e così, dopo il percorso universitario triennale, ho avuto la fortuna di conoscere Blockchain Management School che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze nel campo delle crypto. Fortuna vuole che mentre stavo terminando il mio percorso di studi, il mondo delle crypto stava attraversando il primo ciclo bull: la situazione mi ha incentivato a trasformare le mie conoscenze in contenuti. Il primo a farmi pubblicare un articolo è stato Marco Cavicchioli e poi, di mia spontanea volontà, mi sono avvicinato ad altri divulgatori proponendo collaborazioni. E così, stando nell’ambiente, una persona ha chiesto il mio aiuto: mi si è accesa la lampadina e ho capito che il mercato era ancora acerbo e c’era spazio per mettere a disposizione le mie conoscenze. Così, la consulenza, è diventata il mio principale lavoro.
Link del primo articolo pubblicato da Luigi
Solitamente quali sono le consulenze più richieste dai tuoi clienti?
Il pacchetto servizi che propongo è abbastanza ampio. Si va da un semplice percorso di formazione one-to-one per apprendere cosa è la blockchain, l’approfondimento di un determinato protocollo, qualcosa di più tecnico come sfruttare una strategia in Defi, come gestire un determinato parco fondi o come proteggersi da truffe e scam. Prima del crollo di TerraLuna le richieste più frequenti erano come poter ottimizzare i fondi investiti nella DeFi. Specifico sempre che non si tratta di consigli finanziari ma consulenze sempre dal lato tecnico. Un altro servizio molto richiesto è l’affiancamento del cliente durante la trasmissione e lo spostamento dei fondi, così esso possa sentirsi più sicuro delle operazioni che svolge, anche grazie al double-check che effettuo.
Durante le tue live su Twitch abbiamo spesso discusso di nodi Lightning. Essendo che online si trovano ancora poche informazioni a riguardo, e che tu sei un tecnico molto preparato sull’argomento, vorrei analizzare questo argomento. Ma prima di passare a qualcosa di più specifico e tecnico, vorrei chiederti cosa ne pensi della tecnologia LN e quali saranno le sue implicazioni future, dato che stiamo parlando di qualcosa di neonato ed acerbo ma dalle potenzialità enormi.
Riguardo alla tecnologia LN io ho un giudizio totalmente positivo. Parliamo di un layer che ha tutte le caratteristiche per garantire una corretta gestione della sicurezza a livello di consenso, inoltre ha una caratteristica gestione dei dati che garantisce una elevata scalabilità a costo praticamente zero. Ci sono diversi dati che evidenziano le capacità di questo sistema che, pur essendo primordiale, ha le capacità di essere molto più scalabile dei circuiti di pagamento canonici. Di conseguenza io lo vedo come una delle potenziali alternative per il pagamento del futuro, se noi avessimo intenzione di spendere prima o poi Bitcoin. Su questo lascio comunque un punto interrogativo, perché ci potrebbero anche essere soluzioni alternative per trasmettere con rete LN e Bitcoin un valore che in display ci appare in valuta fiat. Ad esempio: noi inviamo dollari e l’esercente riceve dollari, ma la struttura rimane quella del Bitcoin in LN.
Ad oggi si dice che esistano circa 17mila full node attivi nel mondo (forse molti di più in quanto non è obbligatorio rendere il proprio nodo pubblico). Questo garantisce elevata decentralizzazione, ma si potrebbe fare anche di più: chi installa un nodo ora lo fa per partecipare a qualcosa, per il bene della causa, poiché il ritorno economico è quasi nullo tranne poche eccezioni. Essendo che lo stesso Satoshi, riferendosi ai miner nel white paper, parla di incentivi per mantenere onesta e decentralizzata la blockchain, credi che un leggero aumento delle fee nel sistema possa creare l’incentivo per ampliare l’offerta di nodi, e conseguentemente canali, per aumentare la decentralizzazione di tutto il sistema?
Con un full node guadagni in discrezionalità e decentralizzazione, quella che chiamato blockchain trustless: non devo fidarmi dei dati che che mi comunicherebbe un nodo di terzi, ma invio dati e li verifico da una mia copia del libro mastro (dal mio full node). Ad oggi esistono sistemi che, affiancati ad un full node ti permettono di aprire canali lightning. Da lì puoi trarre dei piccoli guadagni che sono relativamente bassi visto il network che per il momento non è molto utilizzato, ma ad oggi si possono fare anche delle entrate nella misura di qualche decina di dollari, in relazione alla liquidità che si riversa nelle aperture dei canali. L’aumento naturale delle commissioni ci sarà quando aumenteranno le transazioni sul network. Le persone si renderanno conto di quanto è facile utilizzarlo e di quanto potenziale ha LN, di conseguenza ci sarà un aumento di traffico e di commissioni. La mia speranza è che ciò non vada a rovinare l’ecosistema, come un aumento di fee per il routing troppo elevate perché deve comunque rimanere sostenibile. LN deve rimanere più economico e rapido, così da essere un concorrente preferibile agli strumenti convenzionali come Visa o Mastercard.
E incensurabile, aggiungo. Nessun governo, banca, intermediario può evitare e bloccare un pagamento con LN. Credi che questa sua natura possa portare le istituzioni a creare leggi bavaglio per limitarne l’adozione? Alla fine, dal loro punto di vista, LN è il concorrente sleale di tutto ciò che usiamo oggi per muovere denaro.
Riguardo a questo discorso ci sono diversi gradi di valutazione. Da una parte credo che non sia possibile vivere un mondo crypto senza specifiche normative. In assenza di normativa viene meno l’adozione. Chi ad oggi è restio, invece, potrebbe essere incentivato ad utilizzare un metodo normato e riconosciuto dallo stato. Da questo lato vedo la normativa come un potenziale booster. Dall’altra parte, chi è già nel mondo crypto ed è estremamente legato ai fondamentali tecnologici e tecnici, una normativa potrebbe non essere vista di buon occhio, potrebbe essere recepita come una sorta di bavaglio che va a limitarne l’utilizzo. Se uno strumento dovesse essere normato, io vedo solo segnali positivi. Se si potesse trasferire del valore tramite LN come è possibile fare con Strike, si risolverebbero molti problemi. Non è una concorrenza sleale, ma è concorrenza naturale contro Visa e Mastercard che regnano incontrastate da anni nel campo dei pagamenti elettronici. E’ normale che se vediamo i legislatori di oggi approcciarsi alle cryptovalute viene da pensare che vogliano distruggere questo mondo, ma sono sicuro che da qui a qualche anno ci sarà un miglioramento normativo perché il quadro, oggi offuscato, andrà piano piano a dipanarsi. In poche parole: la normativa può favorire la mass adoption. Per i nuovi entrati sarà una rampa di lancio, per chi è già dentro, potrebbe essere recepito come un bavaglio. LN è concorrenza sleale senza una normativa chiara, dal momento in cui sarà regolamentato, aiuterà l’adeguamento degli strumenti di pagamento a circuiti più scalabili, rapidi ed economici, come LN.
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Cosa è Relai?
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Partendo dal presupposto che il bug è sempre l’essere umano, non credi che la normativa di uno strumento come LN possa essere ostacolata da una politica che ha interessi in campo economico? Visa e Mastercard hanno commissioni di intermediazione, LN no. In un mondo ideale, la politica è al servizio del popolo e crea una normativa per implementare LN ai circuiti canonici, come hai detto tu. Nel mondo reale, non vedo motivo di scardinare questo equilibrio a sfavore delle aziende di pagamento.
Su questo mi trovi d’accordo: è l’essere umano che non riesce a sfruttare le risorse a propria disposizione e siamo abituati a ragionare per branco. Significa che spesso, ciò che viene favorito, è quello che usa la massa. In questo specifico caso, quello dei pagamenti online, sono le lobby che ne beneficiano. Secondo me la normativa andrà a legiferare LN, portando, purtroppo, a creare una lobby sui pagamenti rapidi che non includerà solo LN e i pagamenti on-chain, ma implementerà anche altri metodi di pagamento di altre chain. Ciò causerà un aumento delle fee perché si costruiranno sopra le blockchain dei framework per poter spendere. Ma alla fine sono fiducioso che ne uscirà una sana competitività rispetto agli strumenti tecnologici di pagamento attuali.
Cosa vedi nel futuro di Bitcoin e Lightning network? La tecnologia l’abbiamo, la volontà pure: rimane da divulgare l’educazione su larga scala. Siamo forse a un crocevia tra adozione e anonimato? La crisi inflazionistica mondiale e il calo dei mercati sono un assist perfetto che andrebbe colto nell’immediato o credi che grazie alle sue qualità Bitcoin si farà spazio a prescindere nel sistema monetario internazionale?
Nel futuro intravedo solo cose positive. Ci sarà tanta adozione in particolare per Bitcoin, e per LN sarà una conseguenza. A livello educativo avremo tanto da fare e non credo ci sia un discorso di conflitto tra adozione e anonimato perché ci sarà sempre una tracciabilità di quelli che sono i dati e le interazioni con il mondo delle crypto dato che andremo a migliorare la user experience dei servizi. Quindi, più passa il tempo più lo sviluppo dei layer renderà semplice l’adozione delle crypto anche se ruberà qualche dato in più all’utente. Chi invece vorrà continuare a utilizzare le strutture che gli garantiscano un certo livello di anonimato, quelle meno user friendly, ovviamente potrà godere di tali vantaggi e manterrà i dati e la privacy. La maggiore adozione sarà garantita da strumenti che limiteranno l’anonimato, dall’altra parte ci sarà un quantitativo di utenza che preferirà sfruttare strade presenti e conosciute già attualmente. Invece penso che non sarà facile per Bitcoin entrare nel sistema monetario internazionale, ci vorrà tanto tempo, ma credo che molto spazio se lo farà indirettamente, in molti nemmeno se ne accorgeranno.
Lasciando da parte per un momento il discorso Bitcoin e Lighting Network, quali credi siano le aree di interesse che, nel mondo crypto, si svilupperanno nell’immediato futuro?
Credo che la DeFi avrà sempre più spazio e riconoscimento e da li nasceranno altri servizi. In realtà questo è già stato fatto, male, dalle CeFi che si pensava avessero un business legato al lending/borrowing, cioè un incasso tramite offerta di servizi a utenti terzi, quindi presa a prestito di liquidità, invece si è scoperto che i tassi di interesse restituiti agli utenti erano semplicemente operazioni nel back-end sulla DeFi. Dal framework DeFi si andranno a strutturare tanti altri servizi custodial. Troverà tanta adozione il lending/borrowing che è già molto utilizzato per richiedere liquidità e, ad oggi, è uno strumento molto solido.
Cosa ne pensi del settore del Metaverse?
Il metaverse lo vedo come qualcosa di fantastico. Prevedo tanto sviluppo riguardo i terreni digitali, con la possibilità di diventare un latifondista e affittare il proprio terreno digitale o immobile, ad aziende, privati e attività. Sembra un paradosso ma secondo me tra dieci anni potrebbe essere realtà. Il metaverse ha un problema, un collo di bottiglia: ad oggi è troppo spezzettato, ogni progetto si crea il proprio progetto metaverse e alla lunga questa concorrenza non può durare. Ci saranno pochi metaversi digitali che saranno il punto di riferimento.
Stai concentrando i tuoi studi e le tue analisi su qualcosa in particolare?
Mi espongo con una previsione: nel prossimo ciclo emergeranno le applicazioni decentralizzate orientate sulle opzioni di mercato, poiché tramite un block time abbiamo la capacità di impostare un limite temporale di altezza di blocchi adeguato. Le opzioni, nelle DeFi come Ribbon Finance o Premia Finance, hanno degli intervalli di tempo. Put call option vengono aperte rispetto agli andamenti di mercato in un periodo di tempo determinato dai blocchi. Questi protocolli ti permettono di posizionare Bitcoin o Ethereum esponendoti, però, al rischio di dare liquidità a uno smart contract che gestisce le opzioni. E’ un tipo di categoria molto interessante: quando gli smart contract saranno gestiti a dovere faranno diventare il settore appetibile al grande pubblico.
In chiusura, vuoi anticipare qualche novità su cui stai lavorando?
Intanto ne approfitto per ringraziarti. Per il resto, invito i lettori di questa newsletter a venirmi a trovare sul mio canale Twitch e sul mio profilo Twitter. Riguardo i progetti e gli sviluppi futuri, mi sto interessando molto al mondo della validazione. A breve potrebbero uscire grandi novità su questo argomento, perché credo, da un lato puramente tecnico, che la validazione come mezzo di convalida dei blocchi in un sistema Pos diventerà un argomento centrale e di primaria importanza.
Ricordo che ogni parola digitata in questo post è pura espressione del pensiero dell’autore. Questi articoli sono assolutamente gratuiti e se vi fosse piaciuto quanto letto, sarebbe gradita l’iscrizione e la condivisione della newsletter. Ricordo anche che, ogni consiglio, o critica costruttiva, può contribuire alla crescita del progetto.