Il duemilaventidue non passerà alla storia come l’anno fortunato delle Cryptovalute.
Dopo gli ATH di fine anno, in molti si aspettavano un ritracciamento di tutto il settore crypto. Complici diversi fattori, come la guerra in Ucraina iniziata a Febbraio, l’inflazione galoppante e di dati poco incoraggianti su crescita e consumi globali, si è scivolati in un bear market che durerà ancora molti mesi.
Wonderland
Molti progetti, in questo periodo, sono andati in frantumi. Il primo grande scandalo, tra Gennaio e Febbraio, scoppiò nel protocollo Wonderland. Quest’ultimo era un ecosistema basato su blockchain Avalanche che garantiva rendimenti fino al 53mila %. In molti avevano investito sebbene fosse chiaro che tali percentuali erano assolutamente insostenibili. Durante un’intervista, alla domanda se Wonderland fosse uno schema Ponzi e da dove arrivavano i soldi per sostenere tali Apy, Daniele Stestagalli rise e disse: “da dove vuoi che arrivino i soldi?”
Il collasso, però, arrivò per un altro motivo. E anche qui c’è lo zampino del solito ZachXBT. Dopo un'accurata indagine, esso scoprì che il tesoriere del protocollo, tale 0xSifu non era nient’altro che Michael Patryn. Esso fu il co-fondatore dell’Exchange Quadriga, fallito nel 2019 facendo sparire 169 milioni di dollari. Gerald Cotten, la mente del progetto, è stato dichiarato defunto a Calcutta, in India, qualche mese dopo il crack, a seguito di un “peggioramento del morbo di Crohn (!)”. Da qualche settimana è disponibile, su Netflix, un film-documentario che cerca di ricostruire con chiarezza la vicenda: Trust No One: The Hunt for the Crypto King.
Patryn, dopo un cambio di dati anagrafici e una presunta plastica facciale, celandosi dietro il nickname di 0xSifu, ha ricominciato a operare nel settore delle cryptovalute. Sesta, messo spalle al muro, ha ammesso di sapere chi fosse Patryn ma di avergli concesso una seconda possibilità, soprattutto viste le grandi competenze messe a disposizione in Wonderland. Quando il caso divenne pubblico, la bolla scoppiò e in molti persero tutti soldi investiti. Ci fu anche una votazione per estromettere 0xSifu dal progetto, ma ormai Wonderland era il passato. Daniele Sesta sta attualmente lavorando a un protocollo con una nuova stablecoin algoritmica che garantirà rendimenti molto elevati per i piccoli investitori.
Genie Protocol
Altre oscure vicende hanno agitato le acque intorno alle cryptovalute negli ultimi mesi. Genie Protocol era una piattaforma di finanza decentralizzata, nata dall’idea dell’italiano Alfonso Santitoro, con l’ideale di essere accessibile “non solo ai piccoli investitori, ma anche agli investitori istituzionali tramite la piattaforma.” Premiata come Miglior progetto Crypto alla Blockchain week 2021 di Roma, Genie Protocol, in pochi mesi, collassò perdendo oltre il 99% del capitale.
Piccola curiosità: Santitoro, italiano di Salerno, come base per il suo progetto Genie Protocol ha scelto la ricca e moderna Dubai, di cui abbiamo già parlato, capitale dei nuovi crypto-influencer e di molti giovani sviluppatori. Egli non lesinava a mostrarsi vittima dell’ormai noto, e rindondante, cliché Lamborghini-orologio costoso-ufficio nel grattacielo di un lussuoso palazzo.
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Cosa è Relai?
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-Mad Merkaat Finance
Il token #MMF di MMF.Finance, vide moltiplicarsi il prezzo esponenzialmente. Alcuni gridarono al miracolo, sostenendo che fosse il Dex del futuro. MMF.Finance è senza dubbio un protocollo molto dinamico, ricco di launchpad, con gli Apy migliori di tutto il comparto. Sembrava anche molto stabile, con le pool che andavano a esaurirsi in poche ore. Il valore aumentò in brevissimo tempo, un paio di mesi. Come spesso accade in questi casi di crescita estrema su un protocollo giovane, è facile trovare punti deboli: così, il 4 Maggio, un hacker riuscì a impossessarsi di due milioni di dollari. Sorpresi dall’attacco, lo staff di MMF.Finance fece una proposta un pò sbilenca all’attaccante per recuperare parte dei fondi sottratti.
Due milioni di dollari, nel mondo crypto, non sono molti ma sono abbastanza per evidenziare le falle del sistema. Tutto ciò bastò per innescare un panic sell che contribuì al calo repentino del prezzo del token #MMF. MMF.Finance dovette anche diramare un comunicato per tranquillizzare gli utenti riguardo la stabilità del sistema. Successivamente arriverà il crack di Luna e della stablecoin UST, ma per dovere di cronaca bisogna ammettere che MMF.Finance dimostrerà grande resilienza al nefasto evento.
I problemi avuti con l’hack e il successivo panic sell, hanno dato a #MMF la possibilità di sgonfiare il proprio valore. Se l’evento Luna fosse accaduto mentre il prezzo del token di MMF.Finance fosse stato ai massimi, presumibilmente lo scossone sarebbe stato molto più forte e potenzialmente devastante. Il token #MMF ha perso molto del suo valore anche per colpa del bear market che ha travolto il settore crypto, ma al contrario di altri protocolli, continua ad operare con serietà e determinazione.
Apecoin
Quando venne lanciato #ApeCoin, successe qualcosa di mai visto nel mondo Crypto. Nel giro di poche ore venne listato da tutti gli Exchange di cryptovalute, iniziando a muovere volumi impressionanti. Il prezzo del token si assestò per qualche settimana intorno ai 10$. Qualche giorno dopo fu rilasciato un video dove Yugalabs informava che sarebbe stato lanciato un metaverse, Otherside, dove si sarebbe potuto utilizzare #Apecoin con moneta di pagamento e nel quale sarebbero stati centrali gli NFT dell’ecosistema, come BoredApesYachtClub o CryptoPunks. Approfondiremo il mondo Yugalabs in un altro articolo.
Il prezzo del token schizzò alle stelle i giorni prima dell’asta per l’assegnazione dei terreni virtuali di Otherside. Nella notte parteciparono, su Opensea, migliaia di persone che arrivarono a pagare fino a 14mila dollari di gas fee su rete Ethereum per accaparrarsi un pezzettino di land su Otherside. Tenuto conto che ogni terreno era venduto sotto forma di NFT ad un prezzo di 7mila dollari, molte persone si sono trovate a pagare le fee senza riuscire ad acquistare nulla. Yugalabs ha comunque specificato che sarebbero stati rimborsati tutti i clienti che avevano avuto quel tipo di disagio.
I giorni seguenti fioccarono pagine scam che si sostituivano in modo eccelso alla vera Yugalabs, chiedendo autorizzazioni per collegare i wallet dei clienti ignari e poi svuotarli.
Il lancio di Otherside e l’asta per le land ha portato alla luce un altro grosso problema: la tenuta della chain di Ethereum nel momento in cui migliaia di persone provano a effettuare movimenti contemporaneamente. Per alcuni momenti il sistema che ruotava attorno a ERC20 e Opensea andò in crash. Il giorno dopo, Yugalabs si chiese se era il caso di migrare su una blockchain propria, utile al loro scopo, abbandonando Ethereum.
La votazione DAO, lanciata qualche giorno dopo il disguido, ha comunque scelto di rimanere su rete Ethereum.
… E gli altri
Il crack dell’ecosistema Terra Luna è un evento che passerà ai libri di storia crypto. Se ne è parlato davvero tanto e, dato che ogni giorno è in continua via di sviluppo, non approfondirò l’argomento. Questi sopraelencati sono solo pochi esempi eventi nefasti accaduti nei pochi mesi di questo 2022. Ma non è finita qui, perché senza entrare nello specifico di ogni caso, possiamo ancora elencare:
Rugpull del token #Squid, ispirato alla serie Squid Game (2021).
Rugpull protocollo Degenland e del suo Metaverso.
Un hack da 320 milioni di dollari al bridge Wormhole di Solana.
Un hack da 600 milioni di dollari ad Axie Infinity.
Un hack da 640 milioni di dollari a Ronin Network.
Un hack da 33 milioni di dollari al famoso exchange Crypto.com.
Un hack da 100 milioni del bridge di Harmony
Peraltro, il tutto condito dalle grosse difficoltà che stanno avendo “protocolli decentralizzati” come Celsius, 3AC, BlockFi, veri e propri colossi finanziari con grossi problemi di insolvenza.
Questi sono gli eventi nefasti più importanti accaduti al mondo crypto negli ultimi tempi. Ho fatto enorme fatica, giorno per giorno, a scegliere quali approfondire e quali non menzionare. Molti coinvolgono protocolli meno “famosi”: potete leggerne ed approfondire sul sito di inchiesta https://rekt.news/
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