Effetto Safemoon
Analisi di una delle community più attive e dedite a un token. Nonostante tutto.
Un successo come quello di Safemoon è difficilmente replicabile.
Quando un tale Kyle Nagy lanciò l’idea di Safemoon, mai avrebbe pensato che potesse avere tutto questo successo. Di lui si sa molto poco se non che in passato aveva già lanciato altre shitcoin e che è un fervente sostenitore delle più disparate teorie complottiste. A un certo punto, Kyle, visto il clamore dell’operazione, decise che aveva bisogno di assumere personale portando in seno al progetto qualche giovane rampante, anche se non molto qualificato. Uno di essi, nominato poi amministratore delegato, è John Carony. Nel frattempo Kyle si è fatto da parte, cancellando quasi ogni sua traccia.
Il codice di SFM non è nient’altro che la copia spudorata di un altro token: Bee token, mentre il nome Safemoon è una trappola che racchiude due dei termini più ricercati del mondo crypto: Safe, la sicurezza dell’investimento, e Moon: “To the Moon!”
Perché Safemoon ha avuto così tanto successo?
Perché prometteva l’utopia per eccellenza: ridistribuire soldi. Una sorta di Robin Hood in salsa crypto. Il funzionamento di Safemoon è abbastanza semplice da capire. Ad ogni transazione di SFM, in vendita o in acquisto, si paga il 10% in fee che, a loro volta, vengono frazionate: il 4% è ridistribuito a tutti gli holders, il 3% è aggiunto a una pool di liquidità e il 2% dei token viene burnato. L’1% finisce in un wallet “di beneficienza” con cui si sostengono attività sociali. Niente di nuovo nel mondo crypto, se non che Safemoon ha saputo fare leva sulla ridistribuzione dei soldi, così che gli utenti potessero, una volta acquistato il token, guadagnare semplicemente tenendo ferme le proprie posizioni. Vedremo più avanti che questo sistema ha creato una distorsione per la quale l’utente, oggi, non rimane affatto immobile, ma vende le reflections convertendole in altro. L’operazione marketing sui social è stata travolgente. Fatto passare il messaggio che con Safemoon si guadagnava senza fare nulla, l’onda è diventata inarrestabile. La #Safemoonarmy è diventata la community tra le più grandi, attive e radicali.
Safemoon non è un memetoken, o per lo meno non nel senso più stretto del termine. Innanzi tutto ha un progetto, per quanto possa considerarsi utile, alle spalle, anche se ormai questo genere di operazioni di reflections (cioè la ridistribuzione delle fee), la applichino anche alcuni meme come BabyDoge. Quest’ultimo, in realtà, ridistribuisce il 5% agli holder, mentre un altro 5% lo brucia. Spesso, in questa tipologia di progetti deflattivi dove una % viene burnata, l’operazione è sponsorizzata per dare l’illusione che i token diventino sempre meno, aumentando la percezione di scarsità e la volontà di accumulo e hold da parte degli investitori.
Negli ultimi mesi, le posizioni attorno a Safemoon si sono radicalizzate. La community è ampia e accesa, mentre i detrattori continuano a sfornare prove di come sia palesemente un progetto insostenibile e poco trasparente. Ultimamente diverse situazioni ha fatto dubitare del token: in primis il prezzo che, dopo il primo exploit ha iniziato a calare inesorabilmente. In molti hanno guadagnato da Safemoon dopo la famigerata bullrun, avvenuta in V1. Da qui nasce la radicalizzazione di chi sventola i propri guadagni, giurando fede eterna al progetto. Ovviamente c’è anche chi a questo guadagno non ha partecipato e, lanciandosi a capofitto nel progetto, spera di poter godere anch’essi dei benefici dell’investimento. Gli aspetti che rendono le community così accese fondamentalmente sono sempre i soliti.
Grafico Safemoon V1
Grafico Safemoon V2
A Marzo, il fratello del CEO John Carony, Ryan, ha abbandonato il progetto adducendo una scusa tanto insolita quanto singolare: voleva concludere gli studi universitari. Comprensibile ma quantomeno curioso.
Quasi settimanalmente Safemoon è vittima di notizie FUD, generate da detrattori e insoddisfatti che sostengono che il token sia uno scam. Non si era ancora esaurita la notizia di Ryan Carony, prezzata negativamente dal mercato, che un famoso creator di Youtube, Coffeezilla, molto attivo nell’indagare progetti poco cristallini, ha lanciato un’inchiesta, molto articolata e puntigliosa, su tutto il mondo SFM creando scompiglio e polemiche. L’accusa ruota tutta su un fatto molto preoccupante: John Karony e Kyle hanno distratto fondi da Safemoon vendendo token per una cifra che si aggira intorno ai 15 Milioni di dollari? Tutto ciò mentre lo staff doveva fare a meno di un altro big, Ryan Arriaga, che rassegnava le dimissioni, causa divergenze di veduta susseguite da molte polemiche, con questa lettera.
Un altro paio di problemi sono emersi negli ultimi giorni, e sono in via di approfondimento. Riguardano le presunte liquidazioni di massa di Ben Philipps, una delle balene più grandi di SFM, mentre sui social chiedeva ai propri follower, circa 750mila, di acquistare e credere nel progetto. L’altro problema è emerso quando molti holders hanno iniziato a vendere le reflections che venivano loro distribuite. Questo ha creato un meccanismo per il quale il token smette di circolare ma l’holder continua a guadagnare dalle reflections di chi vende altre reflections, vendendole a sua volta e convertendole in altro.
Tutto ciò è accaduto in un paio di mesi. Comprensibile che, attorno a un progetto del genere possano esistere polemiche, ma la frequenza con cui si verificano in Safemoon è davvero allarmante.
Safemoon rimane comunque un ecosistema molto seguito. Basti pensare che il gruppo Telegram ufficiale conta quasi 141mila utenti, quello italiano 650, molto attivi e partecipi. Il profilo Twitter, sempre molto impegnato a divulgare novità, ha 1,3 Milioni di followers. Molti utenti cominciano a dubitare della bontà del progetto, anche se esso non lesina novità potenzialmente bullish. La forza della comunità, quella di Safemoon su tutti, è l’unità e il sapersi stringere attorno alle certezze nei momenti di difficoltà. E questo bisogna ammetterlo: qualsiasi altro token con problematiche del genere, sarebbe già stato abbandonato e liquidato da tempo. La community di SFM avvolge i newbie e gli sfiduciati, facendoli sentire parte di qualcosa di più grande. Praticamente nessun token ha questa forza avvolgente, specie se sono mesi che il prezzo continua a calare. I memetoken creano una coesione simile ma hanno movimenti di prezzo che possono regalare soddisfazioni più concrete all’investitore.
Safemoon è maestra nel marketing, che sia Twitter, Telegram o Youtube, dove una nutrita schiera di influencer e creator sfornano video e contenuti uno dopo l’altro.
Safemoon non è soltanto fuffa. Dopo il wallet, scaricato da più di un milione di persone e Safeswap, l’exchange di SFM, hanno creato un server di gioco su Minecraft, Mooncraft.
Bisogna poi menzionare anche la carta di pagamento, lanciata da pochi giorni. I dubbi circa questo servizio sono molti. In primis: perché pagare con un token che ha il 10% di tasse? Lo staff ha risposto che, nel caso del pagamento con carta, le tasse si abbatterebbero al 2,5%: comunque alte, se si pensa che con qualsiasi altra carta i costi di commissione sarebbero zero. Peraltro l’utilizzo di questo metodo di pagamento andrebbe a erodere il capitale holdato, uscendo dai principi base di SFM, cioè quello dell’hold e ridistribuzione, costringendo l’utente a ricomprare sempre nuovi token. Nei commenti del tweet del lancio si possono leggere diverse perplessità da parte degli utenti per quella che sembra una mossa insensata. In realtà è semplicemente un modo per muovere i SFM sul mercato, viste le difficoltà a mantenere la visione iniziale del progetto.
In chiusura, possiamo paragonare l’universo Safemoon a un grande calderone dove gli ingredienti sono una community forte e coesa, una pletora di influencer che non hanno paura di esporsi mettendoci la faccia, una miriade di progetti rischiosi e interessanti, che il prezzo che fa fatica a recepire, e un pizzico di FUD e di FOMO. Del creatore, Kyle, non si sa praticamente nulla mentre lo staff è molto attivo, con John Carony punta di diamante che tenta di tenere a galla la barca: ormai SFM è strettamente legata alla sua immagine.
Non è semplice trarre una conclusione su Safemoon: è un progetto nato quasi per scherzo, travolto da un’onda emozionale gigantesca e che ora, bene o male, avendoci messo faccia e capitali, bisogna far approdare in un porto sicuro. Anche se il valore del token continua a sprofondare negli abissi.
Safemoon è una barca in balia della tempesta e la community ne è il timone.
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