Benvenuti in Crypto Distortion
Questa è Crypto Distortion, il blog - newsletter che prova a raccontare l’approccio delle persone alle Cryptovalute. O per lo meno quella che è la mia esperienza Crypto-social.
Perché Distortion?
Il motivo pratico è che mi sembra che suoni bene.
La spiegazione più accurata è che mi sono rifatto al nome della band "Social Distortion” che, in un loro brano tra i più famosi, cantano: Gotta stop and bury the cash, then get some more, there's only one thing on my mind. Penso che dipinga molto bene l’avidità che pervade il mondo della finanza e, nel nostro specifico, delle crypto.
Molte persone si avvicinano a questo mondo ancora privo di regolamentazioni convinti di poter svoltare la propria esistenza. Spesso ne sentono parlare dai media generalisti che se ne occupano con preoccupante leggerezza e, possiamo dirlo, ben poca competenza da parte degli analisti e dei giornalisti stessi.
L’utente medio entra nelle Crypto dopo che Bitcoin sfonda nuovi massimi, o Shiba Inu e Dogecoin creano scalpore. Allora i media ne scrivono e gettano la notizia in mano a tutti, dal ragazzino, alla nonna, al professionista, la casalinga. Ed è lì che subentra lei, la FOMO, Fear Of Missing Out: la paura di restarne fuori. Di arrivare tardi sul prossimo investimento che ti renderà ricco. Anche a noi un pezzettino di fortuna. Leggono di persone diventate milionarie investendo poche centinaia di euro, creano l’account su Coinbase o Crypto.com, exchange che ormai sponsorizzano ogni tipo di evento, e cominciano a convertire fiat in cryptovalute.
Ebbene, niente di più sbagliato. E pericoloso.
Completamente sprovvisti di educazione e cultura finanziaria, cercano novità, notizie e speranze sui social. Si iscrivono a Twitter e cominciano a seguire i profili più famosi. Poi su Youtube alla ricerca dei creator con più visualizzazioni. Il passo successivo, forse il più dannoso sotto il profilo della polarizzazione delle idee, è Telegram. E non sono immuni a tutto ciò nemmeno i forum di siti specializzati come Investing.com.
Gli esempi sono migliaia e cercherò di raccontarli nel migliore dei mondi. Ad esempio l’esplosione di Safemoon, con il diabolico sistema delle reflection che prometteva, holdando, di poter guadagnare token. O i memetoken e le community che si vanno a creare intorno a loro, che saranno i protagonisti del mio primo articolo.
Con Crypto Distortion proverò, senza pretese di insegnare alcunché a nessuno, a raccontare alcune delle sciagurate vicende a cui ho assistito in questi anni di Crypto-esperienza.
Ogni consiglio, o idea, utile a migliorare il format è ben accetto.