C’è stato un momento, lo scorso anno, in cui non si sentiva parlare d’altro che dei Fan Token. Ma facciamo un passo indietro.
Cosa sono i Fan Token?
Letteralmente, cito: I fan token sono un fenomeno emergente nel panorama dello sport professionistico. Si tratta di gettoni digitali emessi da piattaforme blockchain, grazie ai quali i club di varie discipline sportive possono interagire con i propri sostenitori in modo innovativo. (Fonte economiapertutti.bancaditalia.it)
Grazie all’accumulo dei Fan Token, il tifoso può avere accessi a diversi gradi di servizi messi a disposizione dalla società. Qui parleremo soprattutto dello sport più seguito al mondo: il calcio.
Ad esempio: Con n. token puoi detenere un NFT, magari di qualche goal, o azione, della tua squadra del cuore. Con un n. maggiore di token puoi arrivare a interagire con il giocatore, addirittura chiedergli (consigliargli? obbligarlo?) a fare una determinata esultanza. Letteralmente, i Fan Token, sono nati per rivoluzionare il tifo, rendendolo molto più coinvolgente ed interattivo. O almeno, questa, dovrebbe essere la narrativa principale.
C’è una versione, di cui si parla molto meno, che riguarda i bilanci dei club, perennemente sotto pressione, soprattutto in Italia. I Fan Token diventano così un nuovo modo di fidelizzare il tifoso e spingerlo a investire sulla società, la quale può finanziarsi, vendendo qualcosa di nuovo, interattivo e diverso, al tifoso. Un altro motivo molto più terreno è che grazie ai FT le squadre evitano molti oneri legali ed economici tipici dei prodotti finanziari, ma ne parleremo più avanti.
Fino a qualche settimana fa, il mondo dei fan token aveva una capitalizzazione di oltre 5 miliardi di dollari. Flow e Chilliz guidavano la classifica con 3 miliardi e 1,7 miliardi di dollari. Questi due sono veri e propri token spendibili sugli exchange. Su Socios, la più grande piattaforma di compravendita e utilizzo dei Fan Token, ad esempio, si possono spendere CHZ per acquistare FT della squadra desiderata. Senza i token Flow e CHZ, il mercato Fan Token, da solo, vale 243 milioni di dollari.
Il fan token con più capitalizzazione è quello del Paris Saint Germain, con 50 milioni di dollari di capitalizzazione di mercato, seguito da Manchester city con 39 milioni di dollari. La prima italiana è la Juventus che, grazie al proprio token, ha una mcap di circa 26 milioni di dollari. Il Paris Saint Germain, tra le prime squadre ad aver adottato i Fan Token, ha legato i suoi token a degli NFT grazie a una partnership con l’exchange Crypto.com.
In questo momento la classifica totale è guidata da Alpine, un fan token della scuderia di F1 Alpine, lanciata e sospinta dagli enormi volumi della piattaforma Binance.
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Cosa è Relai?
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Un caso molto speciale è quello della Lazio. La squadra italiana, seppur non un team di primissimo livello, grazie al lancio del proprio fan token sulla piattaforma Binance, ha una capitalizzazione di mercato di 45 milioni. Dai casi Lazio e Alpine deduciamo dunque che la piattaforma sulla quale viene lanciato il progetto ha un ruolo fortemente impattante sulla mcap dei token. Maggiori volumi di scambio e una bacino di utenti enorme, decidono le sorti di un fan token più profondamente dei tifosi che decidono di parteciparvi per la reale utilità del sistema. Ed è in questo momento che si è creata la distorsione per cui il token della squadra perde quel valore intrinseco iniziale, quello per cui il tifoso potrebbe partecipare e interagire con i suoi idoli, diventando l’ennesimo prodotto per poter speculare. Il fan token della Lazio ebbe un exploit importante al momento del launchpad, fino ad arrivare a un x10 dal prezzo di lancio. Quasi subito, il valore scese in picchiata per colpa della pressione di vendita su chi voleva solo speculare sul prezzo.
La stessa cosa, accadde qualche settimana dopo con il token della squadra portoghese del Porto, anch’esso lanciato da Binance.
Il fan token della Roma ha avuto un lieve rialzo, dopo mesi di cali, solo grazie alla vittoria della Conference League. A inizio Giugno si possono notare due exploit del prezzo apparentemente ingiustificati, a testimonianza di come possano essere manipolati e manipolabili questi strumenti.
Speculazioni a parte, i token sono comunque sopravvissuti. Il problema è che si è perso il valore del loro reale utilizzo. Chi detiene Fan Token lo fa per tifo o per speculazione, ma non si hanno dati oggettivi dell’utilizzo dello strumento per “votare” (cosa si può votare con un fan token? L’acquisto di un calciatore dal mercato? Non si è mai registrato un evento del genere), per ricevere gadget più preziosi di altri o per interagire con il vostro idolo. Basta un ricerca su Google per leggere molti articoli che spiegano che cosa sono i fan token, delle potenzialità che hanno e dell’espansione a macchia d’olio soprattutto per la convenienza che ne trae il team, ma dati attendibili sulla reale adozione e utilizzo non ne troverete. In parte perché, come già detto, è un sistema non regolamentato, in parte perché il token è nei wallet per essere tradato e non per sfruttarne il modo d’uso.
Ho personalmente condotto su Twitter una ricerca chiedendo agli amici followers chi detenesse Fan Token. Il tweet è stato di gran lunga ignorato e i pochi che hanno risposto, e che ringrazio, hanno espresso solo opinioni fortemente negative.
Per riassumere, e riprendere il discorso lasciato in sospeso all’inizio di questo post, prendo in prestito da “L’ultimo Uomo”, famoso blog di divulgazione sportiva, una rapida spiegazione su cosa è davvero un fan token oltre all’aspetto, diciamo, sportivo.
Il fan token infatti non è facilmente definibile. Non si tratta certo di un’obbligazione poiché non prevede interessi, né il rimborso del capitale. Alcuni commentatori l’hanno considerato simile a un’azione in quanto, una volta acquistato il titolo, si può riottenere il capitale solamente rivendendolo, con un certo grado di rischio; tuttavia, il fan token non dà diritto a dividendi e a potere decisionale aziendale, ma a contenuti digitali e a potere decisionale in temi legati a marketing, tifo e grafiche. Per altri, alcuni aspetti sono simili a quelli dei derivati. In effetti, le fluttuazioni dei valori di mercato dei fan token dipendono dall’andamento dei campionati calcistici, dalle fluttuazioni del mercato delle criptovalute in generale, dalle fluttuazioni di valore delle società calcistiche e ancora dall’andamento economico delle società terze che emettono i fan token.
In chiusura, ricordo che ogni parola digitata in questo post è pura espressione del pensiero dell’autore. Questi articoli sono assolutamente gratuiti e se vi fosse piaciuto quanto letto, sarebbe gradita l’iscrizione e la condivisione della newsletter. Ricordo anche che, ogni consiglio, o critica costruttiva, può contribuire alla crescita del progetto.